Amo le immagini spontanee, che lasciano trasparire le emozioni.
Definisco il mio lavoro come “fotografia empatica”,
mi piace cogliere la storia e il sentimento che c’è nascosto dietro ogni cosa.
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima, ed è vero!
Attraverso gli occhi, come le fotografia, si può leggere il sentimento di chi racconta la storia e di chi la vive.
Mi piace entrare in empatia con chi ho avanti, vivere con autenticità il momento senza dirigere nulla.
La fotografia pere me rappresenta un ricordo indelebile di un momento irripetibile, magico, che non si modifica con il passare del tempo.
Adoro la spontaneità, perchè attraverso di essa non è possibile nascondere le emozioni.
Ed è per questo che mi definisco “come un gatto” :
Mi piace l’idea di essere invisibile e con un passo furtivo, di riuscire a cogliere momenti unici, senza invadere il momento.
L’emozione di un padre che piange e si nasconde, un sorriso accennato di un invitato, uno sguardo fugace.
Uno questi i dettagli che rendono indimenticabile una giornata e uno scatto.
Dettagli al quale sono molto legata